
IL DESERTO È LA CASA DELL’ANIMA
Le immagini che l’autrice presenta risuonano dello spazio che il deserto presentifica: file di impronte, e piccole immagini umane o vegetali interrompono i disegni delle onde della sabbia, o in esse si perdono. Sono immagini curate, morbide, con una grana vistosa che richiama i granelli di sabbia.
Il “viaggio visivo” che Daniela Policriti descrive è un viaggio fra opposti: luce e ombra, presenza e assenza, vuoto e pieno. Cita anche il silenzio, l’autrice, che invece nel deserto non trova il suo opposto e si connota delle sfumature emotive esperite da chi lo vive, svelandosi dunque come specchio dell’anima.
Commento a cura di Gabriella Gandino