
Non è solo una bevanda. Il caffè è un’esperienza sensoriale che diventa miscela di passione, realtà e magia… Come il polveroso e caldo vento del deserto delle mille e una notte: così si diffonde la voglia di caffè. La caffettiera, magica, si rivela avvolta dal profumo di un aroma intenso. “Esprimi un desiderio” dice il Genio. Desiderio espresso. È il momento di assaporare, esplode il gusto, è raggiunto il piacere. Poi in un soffio svanisce la magia. “Puff”, il Genio scompare, rimane solamente il gusto di un desiderio ormai realizzato.
DESIDERIO ESPRESSO
Con un gioco di parole accattivante scelto per fare da titolo – Desiderio espresso – l’autrice presenta un portfolio garbato, che racconta in modo creativo una piccola storia. Il portfolio risuona della parola danese Hygge. Hygge è un termine intraducibile, che riguarda l’attitudine a ricercare la felicità nelle piccole cose di tutti i giorni. Cosa c’è di più quotidiano di una tazza di caffè? Quanto può darci
gioia la consapevolezza di sorseggiare il caffè, o quanto è diventato un’abitudine su cui non ci soffermiamo più?
Le immagini, pensate prima ed eseguite con cura, sono tutte bicromatiche e riportano su sfondo bianco il colore del caffè e il colore del desiderio. La caffettiera diventa la lampada di Aladino, permette un’esperienza sensoriale che sa di magia e soddisfa il gusto… fino alla prossima tazza.
Commento a cura di Gabriella Gandino