Quando non mi vedi
La scelta di un tema purtroppo molto noto è una scelta coraggiosa perché affronta il rischio di cadere nella retorica e nel “già visto”, invece l’autrice ha saputo raccontare con delicatezza e profondità la sofferenza sottile, inespressa e forse addirittura inconsapevole che vivono i bambini, talvolta proprio sotto gli adulti ignari o disattenti. Interessante anche l’accostamento di vecchie fotografie con immagini moderne tra cui non sempre la connessione è immediata ma invita invece a fermarsi per capire, ri-guardare e ri-pensare. Infine, la croce a pennarello sui volti dei bambini impedisce all’osservatore di guardarli negli occhi come se fosse ormai troppo tardi.
Motivazione del giudice Barbara Bergaglio