LE RACCOGLITRICI DI CONCHIGLIE E LA LUNA PIENA

C’è un legame fra l’acqua, la luna e la femminilità.
L’acqua è l’elemento vitale da cui tutto nasce, il grembo, la prima fonte. La luna governa l’acqua del mare, ne determina il ritrarsi e l’avanzare; le sue fasi rimandano al ciclo della fertilità, la rendono simbolo del femminile.
Si coglie questo legame nel portfolio di Rosa Avola, che racconta il lavoro delle donne africane a contatto con l’acqua, nei due giorni in cui – uso qui le parole dell’autrice – “la luna attrae a sé il mare”. Resta scoperto, o comunque raggiungibile dalle mani, un lembo di terra fra la spiaggia e il mare in cui si annidano molluschi e conchiglie. Sono mani femminili che appartengono alle diverse età della vita, che si muovono rapide nello stretto spiraglio di tempo, quello che la luna concede ogni mese.
C’è molto nelle immagini. I colori di Zanzibar negli abiti accesi e nelle fantasie africane. L’azzurro del cielo quasi sopraffatto dalle nuvole, il verde delle alghe, il bianco della sabbia fangosa sotto il pelo dell’acqua. Schiene ricurve, ginocchia piegate, braccia che tengono secchi in bilico sopra la testa. Uno sguardo che incontra l’obiettivo da vicino, molti corpi che condividono gli  stessi movimenti, si confondono, si fanno sagome sullo sfondo.

Motivazione del giudice Gabriella Gandino