MICHELA 1936

L’autrice ha scelto un’ambientazione domestica che fa  da sfondo a questo reportage intimista  per descrivere in pochi fotogrammi la vita semplice di Michela.

Il risultato fa pensare a un piccolo saggio neorealista dove, con  sobrietà e minimalismo, si descrive senza bisogno di artifici l’essenziale.

Alla fine del percorso l’autrice Palmisano ci rivela che il soggetto è la sua mamma; ciò conferma l’aura di empatia che pervade tutto questo bel lavoro.

Motivazione del giudice Valeria Sangiorgi